2022-11-16
Termoconvettori a gas : consigli per un acquisto consapevole
Il tema del riscaldamento della propria abitazione è un tema importantissimo che ogni anno viene affrontato poco prima dell’arrivo dell'inverno, domandandosi quale sia il modo più efficiente per raggiungere tale scopo. Il mercato offre una varia gamma di soluzioni dalle stufe elettriche, a metano, a pellet ai termoconvettori, cioè dispositivi che convogliano efficientemente il calore. L’installazione di un termoconvettore a gas può risultare davvero utile soprattutto quando non si può regolare la temperatura in ogni singolo ambiente si è costretti a mantenere un valore medio. In particolare, all’inizio e alla fine dell’inverno, piuttosto che scaldare l’intera abitazione, può bastare la classica “fiammata” in alcune zone e solo ad orari determinati. In tali ipotesi è utile ricorrere a una fonte di riscaldamento aggiuntiva e localizzata come i termoconvettori a gas metano, che offrono un aiuto in particolari orari o in precise zone dell’ abitazione.
Termoconvettori a gas : cosa sono ?
Non dobbiamo farci ingannare dal nome che appare complesso, il termoconvettore è un apparecchio, per nulla complicato, che viene utilizzato per riscaldare gli ambienti. E’ caratterizzato da un un meccanismo di riscaldamento al cui interno passa l’aria che fuoriesce poi riscaldata. Precisamente i termoconvettori sfruttano il principio fisico della convenzione secondo il quale l’aria calda tende a salire, per cui spingono l’aria fredda dal basso verso l’alto . Tuttavia alcuni produttori sono riusciti a spingere il getto di aria calda verso il basso, permettendo quindi di scaldare la parte inferiore del corpo prima che l’aria si diriga lungo la sua via naturale, ossia verso l’alto. Termoconvettori con questa tecnologia sono particolarmente consigliati per gli anziani, per esempio, poiché non devono attendere che tutto l’ambiente si riscaldi ma possono posizionarsi direttamente nei pressi del dispositivo.
Diverse tipologie di termoconvettori
Oltre ai termoconvettori a gas, esistono anche quelli elettrici o ad acqua. Si differenziano, oltre che per la struttura interna, anche per la diversità di prestazioni. Infatti quelli ad acqua, per esempio, devono essere collegati alla caldaia casalinga e riescono a riscaldare aree più vaste con un consumo energetico inferiore rispetto ai classici termosifoni.I termoconvettori ad acqua, però, poichè umidificano molto l’ ambiente sono sconsigliati a chi vive in zone molto umide.
I termoconvettori elettrici, invece, devono essere collegati alla corrente, dopodichè le resistenze interne, iniziano a riscaldarsi, e l’aria, passando attraverso esse, diventa più calda diffondendosi nell’ambiente. I loro consumi energetici sono variabili e dipendono molto dalla tipologia di modello: certamente quelli più vecchi sono quelli che maggiormente incideranno sulla bolletta, soprattutto se accesi per più di un paio d’ore al giorno , mentre quelli più nuovi sono costruiti con tecnologie all’ avanguardia che ne riducono i consumi.
Infine, i termoconvettori a gas, richiedono un collegamento alla rete di gas metano o GPL e utilizzano un bruciatore e un sistema di ventilazione. Per questo hanno bisogno di uno scarico dei fumi scaturiti dalla combustione che risultano tossici e pertanto sono più complicati da montare. Sono particolarmente adatti nelle zone con un clima abbastanza rigido durante l’inverno poichè non sfruttano acqua e dunque non rischiano di congelarsi . Il termoconvettore a gas metano Accorroni Ghibli 5 elite rappresenta senza dubbio uno dei migliori radiatori ventilati a gas in commercio.
Quanto costa un termoconvettore?
Il costo dei termoconvettori cambia a seconda della tipologia e del modello, il prezzo quindi è può variare dai 20-30 euro dei modelli portatili Mini fino ai 700-800 euro e oltre dei termoconvettori a gas modulari.
Installazione e consumi
L’ installazione dei termoconvettori non comporta interventi di ristrutturazione e dunque con un investimento modesto si può usufruire di una fonte di calore aggiuntiva. E’ possibile procedere anche in autonomia ma è necessario possedere le dovute competenze al fine di garantire il corretto funzionamento dello scarico. In caso di dubbi è utile rivolgersi ad un tecnico specializzato che provvederà al montaggio.I consumi, rappresentano un fattore cui le case produttrici prestano sempre maggior attenzione . I sistemi ad accumulo soddisfano tale scopo: si comportano come veri e propri “serbatoi” che rilasciano il calore gradualmente e per un tempo abbastanza lungo senza assorbire continuamente energia.
Come pulire un termoconvettore?
Per effettuarela manutenzione periodica in modo esemplare è bene consultare con molta attenzione il manuale delle istruzioni, in quanto che ogni modello ha le sue procedure specifiche per accedere al vano della ventola.
I vantaggi
Ora che abbiamo più chiaro cos’è un termoconvettore e come funziona, vediamo quali sono i vantaggi; in seguito illustreremo anche i contro. In inverno fa freddo, si sa. In alcune zone dell’Italia fa molto freddo e le temperature scendono anche parecchio sotto lo zero, i liquidi, di conseguenza, congelano. Per questo motivo i termosifoni,vanno lasciati sempre accesi; proprio per evitare che l’acqua al loro interno solidifichi. Di contro questo tipo di attività obbliga a consumare maggiore energia. Con i termoconvettori il problema non susiste poiché non c’è alcun liquido in circolo, neanche nel modello ad acqua.
Nelle zone di montagna si preferisce installare i termoconvettori al posto dei termosifini così da non avere brutte sorprese. Il termoconvettore riscalda in tempi abbastanza veloci e soprattutto i modelli più recenti hanno le dimensioni compatte dunque fanno al caso di chi ha poco spazio da sfruttare. La manutenzione richiesta è minima, visto che basta pulire di tanto in tanto e, se presenti, cambiare i filtri. Non è nulla di complesso
Non c’è dispersione di scarichi nocivi, anche con il termoconvettore a gas non c’è il pericolo che la casa si saturi del pericolosissimo e insidioso monossido di carbonio causa di non poche vittime in inverno. In abase al modello si può acquistare un timer per programmare accensione e spegnimento. È possibile, inoltre, regolare la temperatura. Il termoconvettore ad acqua, poiché dotato di filtri, rende l’aria più sana.
Svantaggi
Se , in inverno, i piedi freddi vi tomentano, farete bene a mettere su un paio di calzini in più poiché il termoconvettore, lavora secondo il fenomeno della convezione, l’aria in basso è più fredda. In poche parole il riscaldamento non è omogeneo. Infatti spento il termoconvettore, rispetto a un termosifone, l’ambiente di raffredda più velocemente.Tale problema, probabilmente, annulla il vantaggio iniziale del rapido riscaldamento dell’ambiente al momento dell’accensione del dispositivo. Il costo di un termoconvettore, mediamente, è superiore a quello di un termosifone.
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