2022-08-24
Scarico caldaia a condensazione: attenzione all acqua acida
Una caldaia a condensazione è un tipo di caldaia che sfrutta la condensa del vapore acqueo dei fumi di scarico per migliorare la propria efficienza.Recuperando i fumi di scarico si ottiene nuova energia (che sulle vecchie caldaie andava dispersa), che viene immessa nuovamente nella camera di combustione migliorando il rendimento e l'efficienza energetica rispetto a una caldaia tradizionale.Dall’ utilizzo della caldaie a condensazione ne beneficia anche l’ ambiente in quanto i gas di scarico non vengono dispersi nell’ aria ma opportunamente riciclati.Se vuoi saperne di più leggi l' articolo su come funziona la caldaia a condensazione.
Nel corso degli anni a tutela dell'ambiente sono nate le diverse normative e deroghe sullo scarico della caldaia a condensazione.
Scarico caldaia a condensazione
Normativa e deroghe Dal 2013, con la Legge 90, tutti gli scarichi dei fumi della combustione devono avvenire al di sopra del tetto, in particolare 1 metro sopra il colmo (UNI 7129 2015). In particolare, lo scarico a parete, situato subito sopra la caldaia o portato al muro, è permesso nei seguenti casi:
- sostituzione con una caldaia a condensazione di una qualsiasi caldaia che già scaricava a parete (prima del 31 agosto 2013);
- sostituzione con una caldaia a condensazione di una caldaia a camera aperta, a tiraggio naturale, che scaricava in una canna fumaria collettiva ramificata condominiale;
- installazione in edifici storici o sottoposti a norme di tutela e dove non sono permessi comignoli a tetto;
- impossibilità tecnica di andare a tetto con lo scarico fumi, verificata da un professionista abilitato.
Dal 2014, inoltre, con il D.lgs 102, è concesso questo intervento anche per:
- installazione di apparecchi a condensazione, in caso di ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in un condominio, qualora non siano già presenti: camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell’edificio, funzionali e idonei o comunque adeguabili all’applicazione dei suddetti generatori;
- installazione di uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore, dotati di specifica certificazione di prodotto.
In ogni caso, al termine dei lavori, dovrai sempre richiedere la Dichiarazione di conformità dell’impianto installato !
Distanze delle canne fumarie dalle finestre degli altri condomini.
Quando si parla di caldaie autonome a cui è concesso lo scarico a parete, i terminali di scarico fumi della canna fumaria dovranno essere installati in ottemperanza alle “aree di rispetto“. In sostanza, bisognerà rispettare le distanze minime da finestre, balconi, terrazze, suolo e gronda previste dalla norma UNI 7129/08.
Dove Scaricare l’ acqua di condensa che produce la caldaia ?
Questo piccolo particolare, potrebbe sembrare insignificante, ma, al contrario, è un aspetto molto importante che, se trascurato, può causare molti danni. I fumi di combustione che vengono recuperati subiscono un raffreddamento che genera vapore acqueo che va in qualche modo smaltito.L’ acqua prodotta dalla caldaia a condensazione è acida con un PH di 3,5/4 a causa della presenza di anidride carbonica nei fumi di combustione del gas metano.
Come smaltire correttamente l’acqua di condensa?
La norma UNI 7129 del 2015 nella sezione 5 spiega in maniera inequivocabile come smaltire correttamente l’acqua acida.Innanzitutto, tutti gli apparecchi a condensazione devono essere sempre collegati all’impianto di scarico delle condense. Inoltre, esistono 3 soluzioni per smaltire l’acqua di condensa acida:
1) Scarico in acque reflue domestiche – significa scaricare l’acqua di condensa grazie al collegamento con un sifone di un lavello cucina, per esempio. A condizione che quest’ ultimo sia realizzato con materiale adatto a resistere ad acque acide.
2) Scarico in acque bianche – collegare lo scarico condensa caldaia condensazione pluviale che raccoglie appunto le acque piovane. A condizione che quest’ ultimo sia realizzato con materiale adatto a resistere ad acque acide.
3) Scarico in pozzetto interrato – possibile solo per edifici isolati sprovvisti di rete fognaria per le acque reflue. Nel caso in cui decidete di scaricare l’acqua di condensa attraverso le acque bianche (piovane) è preferibile installare un neutralizzatore di condensa. Questo apparecchio è utile per riportare il PH dell’acqua di condensa ad un valore di 5/6 in modo da rendere l’acqua non più acida e quindi non aggressiva.
Per concludere, non trascurare mai la manutenzione della tua caldaia e, soprattutto, fai attenzione allo smaltimento delle acque di condensa.
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