2022-10-18
Pressione alta caldaia, segui i nostri consigli per risolvere.
Pressione alta caldaia: cause e soluzioni al problema
Molto spesso può capitare che la nostra caldaia non si avvia in seguito all’ apertura dell’ acqua calda, questo può dipendere da diversi fattori tra i quali la pressione caldaia alta o troppo bassa.
Di qui la necessità di verificare periodicamente il nostro boiler affinchè la pressione sia sempre adeguata per il corretto funzionamento del nostro dispositivo. La pressione alta caldaia, come del resto per altri versi anche la pressione caldaia bassa, oltre ad impedire l’ accensione dell’ elettrodomestico comporta anche una serie di anomalie, pertanto per un funzionamento ottimale si consiglia di impostare la pressione sempre tra 1,5 e 2 bar.
Come comportarsi se la caldaia perde pressione?
Per evitare gravi difetti dell’ impianto di riscaldamento è bene verificare che l’ acqua transiti senza ostruzioni all’ interno delle tubazioni e nei rubinetti, in quanto talvolta un’ importante ingorgo può comportare anche il blocco totale del sistema.Controllare regolarmente il proprio impianto e apparecchio, è l’ unico modo per intervenire tempestivamente in caso di pressione caldaia alta e scongiurare costosi interventi di riparazione.
Pressione caldaia alta, da cosa dipende ?
Prima di tutto per capire se siamo di fronte ad un problema di pressione caldaia alta dobbiamo semplicemente leggere il numero riportato nel barometro, posizionato di solito, nei pressi del display dei comandi: se non riuscite ad individuarlo vi basterà consultare il libretto di istruzioni della vostra caldaia dove sicuramente troverete una sezione dedicata alla collocazione di tutti elementi che compongono il dispositivo . Come già anticipato sopra, la pressione della caldaia deve essere compresa in un range che va da 1,5 a 2 bar, indipendentemente dalle indicazioni estrapolate dal libretto del produttore.Una volta che ci siamo accertati della pressione alta caldaia, passiamo alla parte pratica grazie alla quale saremo in grado di trovare le cause che hanno generato il difetto di pressione, a prescindere se siamo in presenza di impianti tradizionali o di più moderne caldaie a condensazione.
Per prima cosa consigliamo di abbassare pressione caldaia sgonfiando il vaso di espansione ( una camera d’aria posta all’interno di un contenitore metallico alloggiato sul retro della caldaia, la cui funzione è assorbire l’aumento di volume dell’acqua consentendo la normale operatività del sistema). Ad intervento concluso è importante ripristinare la pressione di carico ideale, che si aggira a seconda della portata (1 bar per 6 litri, 1,5 bar per 7 litri). Se il vaso di espansione dovesse continuare a sgonfiarsi probabilmente è danneggiato, e va sostituito. Un altro fattore che può contribuire al fenomeno della pressione caldaia alta è l’ errata apertura dei termosifoni, cosa che può verificarsi generalmente all’ inizio della stagione fredda, con il formarsi di aria all’ interno delle tubazioni che impedisce il decorso dell’acqua.Per ovviare è necessario aprire le valvole dei caloriferi e agevolare la fuoriuscita dell’ aria dal circuito (in gergo sfiato) consentendo all’ acqua di attraversare i termosifoni senza impedimenti. Se nonostante tutto il problema non si risolve allora non ci resta che chiamare un tecnico specializzato che si attiverà per individuare la causa e correggere il problema.
Come intervenire per abbassare pressione caldaia
Ora che abbiamo consapevolezza del motivo che ha causato la pressione caldaia alta, ovvero un eccesso di aria o di acqua all’interno del circuito, possiamo intervenire con semplici operazioni, alla portata di tutti, per abbassare pressione caldaia. Se il problema è stato creato da un eccesso di aria, basta svitare le valvole dei termosifoni e lasciare che l’ aria lasci il circuito libero all’ acqua calda, che potrà finalmente invadere il termosifone per riscaldarlo. Viceversa se il responsabile della pressione caldaia alta è un eccesso di acqua, dobbiamo intervenire per abbassare la pressione sotto i 2 bar agendo sulla valvola di sfogo situata sul fondo della caldaia.
Cosa fare per aumentare la pressione caldaia?
Quando si presenta l’ anomalia inversa e siamo quindi di fronte ad un problema di pressione troppo bassa, basta semplicemente regolare il rubinetto di mandata dell’acqua allocato sul fondo della caldaia; se l'intervento dovesse risultare non risolutivo allora non ci resta che provare ad agire sulla cosiddetta chiave dell’acqua, ossia il rubinetto principale dell’impianto che viene posizionato all’ingresso dei cavi nel muro.Un’ altro possibile responsabile della pressione bassa dell’ acqua potrebbe essere individuato in un’ ostruzione (dovuta a sedimenti di calcare) dei tubi dell’ acqua calda, se confermata questa ipotesi non abbiamo altra soluzione che affidarci a professionisti, accreditati per l’ uso di acidi, che si occuperanno della disostruzione dell’ impianto ripristinando il normale funzionamento.
Quelli appena elencati sono semplici consigli che ci sentiamo di dispensare per risolvere problemi derivanti da pressione caldaia alta o bassa.Se nonostante i vostri tentativi il problema dovesse persistere non esitate a rivolgervi ad imprese qualificate o tecnici specializzati che sicuramente saranno in grado di individuare il problema e risolverlo nel giro di qualche ora.
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